EAN 9788832142174
Nel cuore del centro storico fiorentino si scoprono ancora le trattorie casalinghe e i banchi dei trippai con il rustico panino col lampredotto. 
I trippai erano oltre duecento in città e avevano una loro confederazione di arti e mestieri, così come i vinattieri, ultimi testimoni di una tradizione giunta sino ad oggi con poche varianti, alcune dettate dalle circostanze, come quella del pane “sciocco”. 
Dante descrivendo con un celebre verso il pane dell’esilio “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui”, ci ricorda che il pane toscano è privo di sale da quando Pisa, in guerra con Firenze, bloccò le vie del sale.
Nel Rinascimento nasce la famosa bistecca alla fiorentina, grazie alla generosità dei Medici, che durante la festa per la notte di San Lorenzo, il 10 agosto, donavano le carni con cui si organizzavano  grigliate per tutta la città.  
La cucina di Firenze è sanguigna, verace così come lo sono i fiorentini. Una cucina per palati forti in cui dominano:
trippa, fegatelli, carne con l’osso e fagioli. 
Una cucina scenografica con le sue griglie fumanti, adatta ai giovani eppure nata nella città che ha inventato la forchetta!